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lunedì 7 agosto 2017

La Storia Della Ragazza Inglese Rapita Dai Black Death (Deep Web)

L'11 luglio 2017 una ragazza inglese di 20 anni è stata drogata e rapita vicino alla Stazione centrale di Milano (Via Bianconi 7) e rilasciata il 17 luglio.
La modella era arrivata a Milano lunedì 10 luglio per effettuare nella giornata successiva un servizio fotografico che le era stato richiesto, tramite il suo agente, da un fotografo.
Martedì 11 luglio la ragazza, giunta all'indirizzo di uno studio fotografico appositamente preso in affitto, è stata aggredita da due persone e dopo essere stata drogata con ketamina e spogliata, è stata legata a mani e piedi, chiusa in un borsone e portata nel bagagliaio di una station wagon blu, prima in un negozio abbandonato alla periferia sud di Milano e poi in un casolare di montagna in una zona isolata in provincia di Torino (precisamente in una baita verso il confine con la Francia, viaggio di circa 3 ore).
Un rapimento che sa tanto di estorsione, vista la minaccia di metterla all'asta su siti pornografici del Deep Web, per offrire determinate prestazioni agli acquirenti che avessero offerto più denaro online.
L'asta avrebbe avuto una base di circa 300mila dollari, in Bitcoin.
La ragazza è stata rilasciata il 17 luglio e uno dei suoi rapitori, un uomo di nazionalità polacca residente in Gran Bretagna è stato fermato dalla polizia nella mattinata del 18 luglio in quanto ritenuto responsabile del sequestro di persona a scopo estorsivo.
Si tratta di Herba Lukasz Pawel 30enne di Birmingham: "Il soggetto si riteneva appartenente al gruppo Black Death, attivo sul Deep Web, su cui esiste un rapporto Europol, la cui esistenza non è però confermata" ha spiegato Paolo Storari (Antimafia) nel corso di una conferenza stampa alla questura di Milano.
Il sequestratore organizzava aste online per la vendita di ragazze rapite, attraverso annunci in cui indicava nazionalità, nome d'arte e luogo.
"Non è chiaro però se le giovani fossero state realmente rapite o se l'organizzazione inventasse tutto" ha spiegato il pm.
L'uomo si presentava anche come killer professionista e si interessava a materiale chimico, armi e veleni.
Durante il sequestro l'uomo, utilizzando account criptati: "Ha chiesto 300mila dollari di riscatto all'agente della modella", ha sottolineato Serena Ferrari, dirigente della questura di Milano per evitare la "messa all'asta online" della ragazza, rivendicando l'azione a nome del "Black Death group", organizzazione che nel Deep Web gestisce diversi traffici illeciti.
Gli investigatori hanno spiegato che dopo due giorni dal sequestro, il rapitore avrebbe iniziato a ricevere richieste sul Deep Web per offerte di prestazioni sessuali per un controvalore di 300mila euro.
Il magistrato lo definisce "un soggetto pericoloso che presenta aspetti di mitomania".
Lo stesso Herba, che ha gestito il periodo di prigionia, ha liberato la ragazza e l'ha condotta al Consolato britannico di Milano, perché la donna ha un figlio, cosa che andrebbe contro le regole dell'organizzazione.

"Ti lasciamo andare ma poi trova il modo di darci 50 mila euro, e se parli sarai eliminata"

Herba ovviamente non immaginava che ad attenderlo ci fossero le forze dell'ordine che l'hanno arrestato seduta stante.
La ragazza riferisce che durante il trasporto le è stata data dell’acqua da “uno degli incappucciati”, quindi si tende a pensare che a gestire il sequestro fosse più di una persona.
I materiali (foto e quant'altro) erano stati caricati proprio sul computer del polacco.

La ragazza rapita: "Dopo qualche minuto è risalito nella camera un uomo a viso scoperto e mi ha detto in inglese che nel frattempo al telefono il loro capo era furioso in quanto loro avevano preso la persona sbagliata. Io non dovevo essere presa perché il capo aveva visto sul mio profilo Instagram alcune foto da cui era evidente che io sono una mamma con un bambino piccolo, e questo era contro le regole dell’organizzazione che sul deep web tratta a pagamento una serie di crimini,dalla droga agli omicidi: per le ragazze rapite la cifra di asta partirebbe da 300.000 dollari in Bitcoin"
L’uomo che le parla si fa chiamare MD, a suo dire livello gerarchico«12 su 20» nella gang: "Nonostante fosse contrariato per il mio sequestro, mi ha spiegato che questa prigionia non poteva cessare perché nel frattempo l’organizzazione aveva pubblicato nel Deep Web due foto scattatemi poco dopo l’aggressione mentre ero incosciente, mostrandomene l’avvenuta pubblicazione su un sito riconducibile ai Black Death: le foto certificavano il fatto che io fossi nelle mani dell’organizzazione, e già alcuni utenti avevano espresso interesse per la mia vendita. Preciso che MD non mi ha mai molestato sessualmente perché l’organizzazione punisce severamente i suoi membri che toccano le ragazze destinate alla vendita all’asta. MD mi ha chiesto di fornirgli tre nomi di persone abbienti da me conosciute in grado di fornire 50.000 euro entro un mese, cosa che io ho fatto.
Mi ha detto che solo lui negli ultimi 5 anni aveva guadagnato oltre 15 milioni di euro. Mi ha spiegato che tutte le ragazze sono destinate ai Paesi arabi, che quando l’acquirente si è stancato della ragazza comprata all’asta la può regalare ad altre persone, e che quando non è più di interesse viene data “in pasto alle tigri"

2 commenti:

  1. Quindi riassumiamo: il dark web nasce come progetto militare. Tor abbandonato viene preso in mano da hacker anarcoidi che lo sviluppano come modello di libertà dai sistemi spionistici governativi. Dopo qualche anno si scopre che il 99,99% delle attività nel dark web sono le più becere e fra queste anche quella citata in questo articolo.
    Complimenti homo sapiens...

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    1. Alla fine della fiera, prima di TOR, tutti questi siti (anche se avevano nomi diversi) erano siti sul Clear Web (basta pensare ad Albert Gonzalez, Shadowcrew e company) poi dopo i primi arresti si trasferirono in massa su TOR.
      Senza TOR, almeno oggi, il fenomeno sarebbe molto più limitato.

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