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lunedì 25 luglio 2016

Pokemon Go è Mania Anche In Italia: Raduni, Risse ed Incidenti Stradali

Da Nord a Sud della Penisola, quella di Pokemon Go è diventata una vera e propria mania.
La società del Sol Levante (Nintendo), che ha visto schizzare alle stelle il suo valore in Borsa da quando il gioco è stato lanciato ad inizio mese (oltre 17 miliardi di capitalizzazione in più) ha specificato in una nota che l'impatto finanziario del gioco sui conti della compagnia sarà "limitato" e che non è previsto un rialzo delle stime sui risultati dell'esercizio in corso.
Semplice pre-tattica o c'è qualcosa di vero?
Un quadro sicuramente positivo invece si profila per tutti quegli esercizi che stanno vivendo un aumento di visitatori e clienti in ristoranti ed alberghi, grazie al giochino (i Pokemon possono essere disseminati, più o meno ovunque).
Su eBay sono già in vendita, con l'opposizione di Nintendo, gli account di utenti che hanno raggiunto livelli molto alti nel gioco se ne trovano per tutte le tasche: dai 20 ai 450 euro fino ai 1.800 dollari.
Su Subito.it, sito per comprare e vendere online con oltre 8 milioni di utenti unici mensili, è boom di ricerche del pezzo da collezione: in soli 4 giorni, dal 9 al 12 luglio, sono infatti raddoppiate passando da 600 a 1.200.
Cresce anche il numero di annunci che in tutta la penisola toccano quota 3.400 con oltre 100 pagine nelle categorie Collezionismo, Musica e Film, Consolle e Videogiochi dove spiccano una serie completa di 1.048 carte da gioco Pokemon, un Game Boy Advanced da collezione importato direttamente dal Pokemon Center di Tokyo, una rarissima collezione della prima serie dei personaggi e una felpa Umbreon da donna.


RADUNI, INCIDENTI E RISSE IN ITALIA
Tra raduni, discussioni e quant'altro si succedono però sempre più gli incidenti ed altre situazioni poco piacevoli che stanno capitando nelle ultime settimane.
Un 14enne di Giulianova (Teramo) è stato investito da un'auto mentre, in bicicletta, cercava di catturare un Pokemon.
Il ragazzo, vivo per miracolo, ha raccontato dal letto dell'ospedale la sua disavventura, che poteva finire in tragedia.
In Campania nei pressi di Nola invece, una trentenne è stata travolta da un'automobilista che, mentre guidava, inseguiva un Pokemon.
Sempre in Campania, ad Agropoli, un ragazzo a bordo della propria auto, insieme ad un amico, in un punto in cui la strada è rettilinea, ha perso il controllo della vettura ed è finito fuori strada. Fortunatamente, sia per lui che per l’amico non ci sono stati danni fisici, mentre per l’auto solo qualche graffio e tanta, tanta fatica per rimetterla in carreggiata.
Ai passanti che gli chiedevano come avesse fatto a perdere il controllo dell’auto, il giovane ha risposto che aveva il cellulare in mano, giocava a Pokemon Go e aveva individuato un Pokemon da catturare.
Ieri 24 luglio era fissato a Napoli, il primo raduno.
C'è chi invece a Ravenna sul sito ProntoPro ha messo in vendita un'ora di "caccia" agli esserini per 15 euro.
Voi lo pagate e lui se ne va in giro utilizzando il vostro account (o addirittura il vostro dispositivo).
La polizia municipale di Torino ha lanciato l’allarme e sta pensando a nuove possibilità, come quella del sequestro dei telefonini per gli incidenti più gravi.
Quando ci sono morti o feriti gravi gli agenti potrebbero prendere in custodia gli smartphone per sottoporre gli apparecchi a una verifica forense.
Un controllo legale che permette di verificare se qualcuno delle persone coinvolte nel sinistro stava telefonando, messaggiando o utilizzando qualche app.
«Stiamo verificando come fare, è uno degli obiettivi che ci siamo posti nel caso di sinistri con feriti o decessi" dice il comandante della polizia municipale, Alberto Gregnanini.
Anche le compagnie di assicurazioni auto sarebbero favorevoli, così come il presidente dell’Aci di Torino, Piergiorgio Re: «Io non ho nulla contro i giochini e contro le app, ma stanno diventando una delle prime cause di distrazione. E la gente, che vada a piedi, in bici o in auto, non usa più il cervello».
Si rischia un incidente sia per catturare un Pokemon sia per leggere l’ultimo messaggino dell’amico o per guardare l’ultimo post su Facebook.
«Anche le mappe stanno diventato un guaio, ormai la gente non usa più il navigatore, ma usa lo smartphone, distraendosi dalla guida».
Nonostante l'avvertimento della polizia, ieri un Pokemon in piazza Vittorio ha quasi scatenato una rissa tra un passante e un’automobilista.
“L’ho visto prima io e spetta e me catturarlo. Tu che vuoi? Vattene a cercartene uno tuo!”
Di fronte a queste parole, l’altro è andato su tutte le furie: “Il Pokemon è mio: mi sono fermato apposta. Per scendere a prenderlo ho pure lasciato la macchina in divieto di sosta con le quattro frecce. Non vedi? Sto rischiando anche la multa, spetta a me di diritto"
I toni si sono fatti sempre più accessi e per poco i due non sono venuti alle mani.
“Stavamo per chiamare le forze dell’ordine ma poi ognuno se n’è andato per la sua strada. Certo che mettersi a litigare così per un Pokemon…" racconta una passante.
A Milano, i luoghi più gettonati sono i parchi (Parco Sempione, il parco di Piola) dove è più facile trovare i Pokemon di terra, ma anche i grandi monumenti come il Duomo e le altre chiese che di frequente sono Pokestop, ovvero luoghi dove ricaricarsi di sfere pokè e vincere pozioni o altri strumenti necessari a incrementare i soldati del proprio esercito.
Per domenica 31 luglio è addirittura in programma un raduno a Consonno, "la città fantasma" in provincia di Lecco.
Il 29 luglio alla Fattoria di Maiano, Firenze, è stato fissato il primo raduno toscano di Pokemon Go.
A Roma: "Il centro è davvero pieno di Pokemon. Haunter era vicino la fontana di Trevi, Alakazam l'ho scovato vicino al Colosseo, Dugtrio, sfacciatissimo, era addirittura sull'Estasi di Santa Teresa del Bernini, con un tipo che mi ha detto «No foto» e io gli ho mostrato il display, «Quali foto, guardi, catturo lui e me ne vado.
Per sbaglio sono entrato perfino in una stazione dei carabinieri (per sbaglio non mio ma della Niantic produttrice del gioco, perché sulla mappa mi dava Fearow proprio lì)".
La mania dilaga anche a Bari: a seguito di un raduno il 23 luglio, un folto gruppo di ragazzi in piena movida in centro, ha scelto di dare la caccia ai personaggi del cartoon giapponese.
Si sono dati appuntamento sul lungomare per raggiungere il teatro Petruzzelli dove, nella mappa del gioco, era collocata una palestra per allenare i protagonisti del videogame.
"E' un modo per conoscere gente nuova e uscire di casa" dicono gli accaniti giocatori.
Altro punto di ritrovo Piazza Umberto.
A Palermo in una foto pubblicata su Facebook si vede un folto gruppo di giovani al Giardino Inglese con gli occhi incollati sul proprio smartphone, completamente presi dalle dinamiche del gioco virtuale.

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