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TRA I PRIMI IN ITALIA A PARLARE DI BITCOIN (DAL 2012!): PER ESSERE SEMPRE AGGIORNATI SULLE NOVITA' TECNOLOGICHE DEL WEB SEGUITE LA PAGINA FACEBOOK (LINK A SINISTRA)

venerdì 30 gennaio 2015

Come Comprare Bitcoin Con Paypal (Guida)

Malgrado Paypal, da qualche mese, abbia integrato i Bitcoin e stretto alcuni accordi con 3 società che muovono Bitcoin, non è ancora possibile comprare direttamente Bitcoin da Paypal stesso nè è possibile fare il passaggio inverso.
Proprio per questo motivo ci serviremo di VirWox, un marketplace che permette di effettuare questi trasferimenti a seguito di qualche passaggio.
Duole ricordare che per ogni "exchange" pagherete delle commissioni quindi starà a voi decidere quando conviene comprare Bitcoin(il mio banale consiglio è appunto di comprarli quando valgono meno, tenendo conto che negli ultimi anni il loro range oscilla tra 150 dollari e 1000 dollari).


COMPRARE BITCOIN CON PAYPAL
Per prima cosa dovrai registrarti su VirWox.
Cos'è VirWox? E' un exchange usato per Second Life(mondo virtuale elettronico).
Per saperne di più, vi rimando a questo articolo: Cos'è Second Life e Come Funziona(Linden Dollar)
Sostanzialmente si tratta di comprare tramite Euro o Dollari dei “Second Life Linden” (SLL) e poi di convertire quest'ultimi in Bitcoin.

1) Per registrarti: Registrazione VirWox
A questo punto, riempi i campi dei dati personali.
Inserisci nome utente ed indirizzo email.
Quando chiede “nome avatar” usa pure un nome di fantasia, è ininfluente dato che non giocherai a Second Life.
Continua con la registrazione dei dati personali e clicca “register”.
Una volta cliccato su “register” otterrai una mail di conferma con la tua password.
Apri la mail, copia la password e fai login in VirWox.

2) Dopo aver cliccato il link di conferma ti è consigliato di cambiare la tua password così come mostrato in basso per trasferire soldi con questo sito.
Non preoccupati se leggi il messaggio “la connessione con l’Avatar non è stata ancora validata” è irrilevante.

3) Deposita nel tuo account con PayPal: clicca su deposita nel lato sinistro e scegli PayPal Express.
Deposita quanti euro/dollari vuoi.
Da adesso per ogni transazione che farai ci sarà una commissione, sii sicuro di essere informato delle commissioni di deposito e prelievo.

4) Compra SLL con Euro o Dollari: vai su USD/SLL sul lato sinistro.
Puoi anche andare su qualche altra valuta preferisci (ad esempio Euro).
Compra SLL (li useremo tra un po' per comprare Bitcoin).

5) Compra Bitcoin  con SLL: una volta che hai SLL nel tuo account vai su BTC/SLL e compra Bitcoin con i tuoi SLL.
A volte viene richiesta da VirWox una revisione manuale dopo queste operazioni.
Possono passare fino a 48 ore ma normalmente  ci vogliono sei ore circa.

6) Fatto ciò, scegli “Withdraw” (Preleva) sul lato sinistro, inserisci l'indirizzo del tuo wallet virtuale (che è una cosa di questo tipo: 1NGztBL4gna63pYgLBHJuhMCrV6YsqP3q9 ) ed invia i Bitcoin comprati su di esso.
Arriveranno dopo qualche ora, quando ci saranno sufficienti validazioni e "conferme" da parte della rete che gestisce appunto i Bitcoin.
Ovviamente trattasi di pura formalità(serve per evitare che i Bitcoin vengano duplicati o falsificati) perchè il più è fatto e devi solo aspettare.


Per comprare Bitcoin ed altre criptovalute in modo canonico (carte di credito, bonifico, etc), per venderle o convertirle in euro (o buoni Amazon) vi rimando a: LocalBitcoins Spectrocoin.

Paypal Integra I Bitcoin

PayPal qualche mese fa ha annunciato un importante accordo con tre delle maggiori aziende che offrono pagamenti con la valuta virtuale dei Bitcoin: BitPay, Coinbase e GoCoin.
Perchè questo? Per iniziare ad offrire ai propri clienti la possibilità di accettare i Bitcoin come valuta per gli acquisti online.
Secondo quanto annunciato da Scott Ellison, senior director of corporate strategy della società, da oggi le aziende potranno accettare anche pagamenti con la criptomoneta.
Si parte dal Nord America e da realtà che vendono beni digitali come film, giochi o e-book.
Non siamo quindi ancora al punto in cui attraverso il conto Paypal si potranno gestire Bitcoin ma l’apertura conferma, prima di tutto, l’interesse delle aziende ad accettare la nuova valuta, e grazie a GoCoin anche le alternative Litecoin e Dogecoin.
Tuttavia, questa operazione non significa che le transazioni tramite Bitcoin saranno elaborate attraverso la piattaforma di pagamenti di PayPal, semplicemente, l’azienda controllata da eBay(ancora per poco), da sempre attenta all’innovazione, intende sostenere i Bitcoin tenendo sotto controllo la loro evoluzione per vedere come in futuro si evolveranno le cose.
Le transazioni saranno dunque eseguite attraverso le piattaforme dei suoi partner.
PayPal in sintesi, vuole offrire ai propri commercianti la possibilità di utilizzare i Bitcoin per testare questa nuova forma di pagamenti e vedere come va.
Inoltre, per garantire un ulteriore livello di sicurezza, PayPal non integrerà il servizio di pagamento tramite la valuta virtuale a tutti quei commercianti che effettuino prevendite dei prodotti, cioè che chiedono soldi in anticipo.

martedì 27 gennaio 2015

Random Darknet Shopper: Il Bot Che Compra Sul Deep Web

Random Darknet Shopper, è un bot creato dal gruppo anglo-svizzero !Mediengruppe Bitnik, che tramite TOR fa acquisti a caso(Random appunto) sul Deep Web.
Ma come funziona esattamente?
Praticamente si tratta di un bot che si collega ad Agora Market Place con l'username Random_Darknet_Shopper.
Il bot funziona solo su questo sito, che al momento è il più grande mercato del Deep Web ed ha un budget settimanale di 100 dollari in Bitcoin.
Ogni settimana quindi si collega, sceglie una categoria a caso tra quelle presenti, fa una lista di tutti gli articoli di quella categoria che rientrano nel budget e ne seleziona uno a caso.
Quindi compra l’articolo e chiede al venditore di mandarlo direttamente alla spazio espositivo Kunst Halle St.Gellen.
Il fatto di aver scelto Agora invece che Silk Road come sito di riferimento ha anche evitato che il progetto si inceppasse a causa dell’operazione Onymous delle forze dell’ordine.


OGGETTI COMPRATI
Finora alla mostra sono arrivati oggetti di qualsiasi tipo: un cappello con videocamera nascosta, un paio di jeans, una finta lattina ci Coca Cola per nascondere i soldi, un mazzo di chiavi passe-partout dei vigili del fuoco, due paia di sneakers, libri, una carta di credito, dei pacchetti di sigarette… e la droga? Sì, è arrivata anche quella: una busta contenente pasticche di Ecstasy e imbustata in modalità “stealth” per passare indisturbata i controlli alla dogana.
I 12 oggetti acquistati da Random Darknet Shopper sono stati esposti nel “The Darknet. From Memes To Onionland” fino all’11 gennaio 2015 presso lo spazio Kunst Halle Sankt Gallen a St.Gallen, in Svizzera e visibili sul sito di !Mediengruppe Bitnik.

La Social Map Dei Propri Amici Su Facebook

Placebook è una simpatica applicazione online che permette d'individuare la provenienza dei vostri amici su Facebook .
Una volta dato l'accesso al vostro account Facebook, in pochi secondi ecco apparire la mappa del mondo con gli avatar dei vostri amici.
Ovviamente l'app mette solo ordine tra i vostri amici facendo fede a quello che "legge" tra i vostri contatti: se uno abita in Italia ma mette come residenza San Francisco, ovviamente verrà inserito sulla mappa a San Francisco.
Oltre alla simpatica funzione si possono ottenere dati su quanti utenti sono iscritti su Facebook nel mondo in tempo reale con le statistiche dei paesi piu' gettonati .

L'App la trovate qui: Placebook (Social Map)

lunedì 26 gennaio 2015

Accendere Lampadine Con Il Pensiero: Progetto Arale

Accendere il PC con la forza del pensiero? Non è una tecnologia aliena perchè in un futuro neanche troppo lontano potrebbe succedere.
Di sicuro la ricerca in questo campo sta facendo passi da gigante, tanto che, appunto con la sola forza della mente, già ora è possibile fare accendere una lampadina, oppure fare muovere una piccola auto radiocomandata.
Non parliamo di parapsicologia o telecinesi, ma di elettronica, ossia del progetto Arale.
Il progetto è stato sviluppato dal lavoro di Mirco Ferrari e Manuele Mandolini, due ingegneri, informatico il primo ed elettronico il secondo.
La società ha preso vita nel 2007, fondata da Mirco, al quale poi si è affiancato Manuele.
A completare il team sono arrivati ancora Giacomo Mendogni, Laura Bandini e Matteo Catalano.
Progetto Arale, così chiamato in onore della bambina robot del manga giapponese.

Ma come si fa ad accendere una lampadina con il pensiero?
"La cuffia legge le onde elettromagnetiche del cervello e tramite una chiavetta le passa al PC dove il software da noi sviluppato elabora i dati interessanti, in particolare le onde alfa, che sono quelle legate alla concentrazione, poi via bluetooth le trasmette alla lampadina, facendola accendere. Lo stesso avviene per un rover della Lego che abbiamo deciso di utilizzare per un test successivo, riuscendo a farlo muovere in avanti".
"Usiamo il cosiddetto pensiero analitico, quel pensiero cioè che porta ad elaborare qualcosa, diverso da quello meditativo. Si deve arrivare a una soglia di concentrazione minima, che è quella che isola il software. Abbiamo visto che alcune persone fanno fatica, ma se per esempio li diamo da leggere un volantino al contrario o facciamo loro guardare un circuito elettrico, concentrandosi sui singoli elementi, attivano la soglia di attenzione". 

Intanto il team ha continuato a sviluppare, e dopo la lampadina e il rover, è riuscita a far innescare, con semplice battito oculare, un jingle musicale da una circuitazione elettrica, come il classico beep che si sente quando si accende il computer.
Le applicazioni secondo Mirco sono molteplici: dal controllo della casa, all'automotive, ma il campo a cui il team tiene di più è quello dell'aiuto alle persone con disabilità.

"Al momento le cose che riusciamo a fare sono 3: accendere una lampadina, muovere un rover di lego (solo in avanti) e tramite l’intercettazione del battito oculare avviare e interrompere una sequenza musicale generata tramite un microprocessore ed un cicalino. Nei nostri prototipi abbiamo fatto utilizzo del Lego Mindstorm e di Arduino, la scheda elettronica open source. Al momento stiamo lavorando per interfacciare il nostro sistema con la mano robotica progettata e costruita all’interno del Fablab Parma in modo da ottenerne un controllo tramite stato mentale. In realtà se al posto della lampadina metti una qualsiasi periferica che può accendersi e spegnersi hai già un numero elevato di possibili applicazioni e il limite, a quel punto, è solo la fantasia".

Gangnam Style Supera I 2 Miliardi Di Visualizzazioni e YouTube Passa Ai 64 Bit

Come stabilire se un video è popolare o meno?
Forse quando le visualizzazioni superano il contatore di Youtube stesso, mandandolo in overflow.
È successo con PSY di Gangnam Style, che, nonostante il placarsi dell'ondata d'isteria globale, è andato avanti ad accumulare riproduzioni su riproduzioni su YouTube, scontrandosi con il limite fisico di quanto previsto dal sistema stesso: un numero che essendo codificato a 32 bit può raggiungere il valore massimo di 2,147,483,647(oltre 2 miliardi di visite).
Un numero fuori scala che dice qualcosa sui gusti del pubblico di Youtube ma che, soprattutto, ha superato il valore di "INT_MAX": vale a dire il numero intero più grande calcolabile con un valore a 32-bit.


YOUTUBE A 64 BIT
Il contatore di YouTube avrebbe dovuto ripartire da un valore negativo pari al numero massimo espresso da INT_MAX.
Gli ingegneri di Google hanno ovviamente evitato la comparsa di questo baco passando a un contatore a 64-bit.
Gangnam Style ha superato questa barriera che YouTube non pensava potesse essere mai raggiunta e così gli sviluppatori del portale sono stati costretti a rivedere il codice per rappresentare lo stesso numero con un contatore a 64 bit.
In questo modo il numero massimo di riproduzioni di un video può raggiungere la cifra di 9,223,372,036,854,775,808, un traguardo che forse nessun video potrò mai raggiungere, nemmeno in futuro.

Come Registrare Radio Da Internet (Streamwriter)

Potrebbe capitarvi di ascoltare una radio in streaming e di voler "salvare" una canzone sul PC.
Utile allo scopo potrebbe essere appunto StreamWriter che risolve questo problema con pochi clic del mouse.
Offre funzioni come il “track splitting”, una tecnologia in grado di identificare automaticamente ogni singola canzone offrendovi al termine della registrazione centinaia di file mp3 e relative informazioni multimediali, la possibilità di programmare la registrazione di un programma radiofonico ma ciò che rende interessante questo software sono le migliaia di radio disponibili e la possibilità di aggiornarle con un semplice pulsante. L’applicativo è disponibile in versione “Installer” e portatile, quest’ultima è indicata a tutte le persone che vogliono avviare il software dalla Penna USB.


INSTALLAZIONE
Per prima cosa scaricare il software: Streamwriter Download
Scegliete al primo avvio di abilitare gli aggiornamenti automatici dopodiché dovrete decidere la cartella in cui salvare le trasmissioni radio.
Potete limitare anche la banda disponibile per le registrazioni.


USO DEL SOFTWARE
StreamWriter è semplice da usare, anche per chi ha poca dimestichezza con il PC.
Scegliete il genere preferito, selezionate la qualità audio e infine effettuate un doppio click del mouse sopra la radio che volete ascoltare o registrare.
Il doppio click avvia automaticamente la riproduzione e registrazione della web radio ma esiste un’altra opzione che vi consente di riprodurre la radio con Windows Media Player.
Per abilitare la riproduzione con Windows Media Player dovete spostarvi con il mouse sopra la radio che state riproducendo, premere il pulsante destro e selezionare dal menu contestuale l’opzione Listen > Stream.
StreamWriter è in grado di filtrare le stazioni radio per genere, qualità o tipo e in aggiunta a ciò avete una funzione di ricerca avanzata.
Potete anche configurarlo per l’avvio automatico quando il PC è spento per registrare la vostra stazione radio preferita .
Per programmare le registrazioni fate clic con il tasto destro sul flusso per il quale si desidera pianificare la registrazione e selezionate “Setup Scheduling Recording”.
Specificate l’intervallo di tempo, ripetizione, inizio della pianificazione e premete il pulsante OK.
Sarà possibile registrare simultaneamente molteplici stazioni radio in streaming in formato mp3 o aac.


CHARTS
La scheda Charts fornisce una stima delle possibilità di riprodurre la nostra canzone preferita e la radio in cui è possibile ascoltarla in streaming.
Queste informazioni vengono raccolte dal server Streamwriter ed è possibile aggiungere la canzone che ci piace alla lista dei desideri.

Cos'è e A Cosa Serve L'Apple Watch

Apple Watch o semplicemente chiamato Watch non è un semplice orologio e nemmeno uno dei tanti “Smartwatch”, bensì un oggetto dal dettagliatissimo design, con un sofisticato sistema operativo che permetterà lo sviluppo di numerose applicazioni dedicate.
Si tratta del prodotto Apple più personalizzabile in assoluto.
Proprio per questo motivo sono state progettate  tre  diverse collezioni: Watch, Watch Sport e Watch Edition.
La prima presenta una cassa in acciaio inossidabile, quadrante in cristallo di zaffiro ed eleganti cinturini e bracciali.
La versione Sport, invece, si distingue per cassa in alluminio anodizzato color argento o grigio siderale, vetro Ion-X e cinturini colorati e robusti.
Più esclusiva è la collezione Edition, con cassa in oro giallo o rosa 18 carati, cristallo di zaffiro e cinturini e chiusure d’impeccabile fattura.
Il lancio dovrebbe essere a Marzo 2015.
Sito: Apple Watch


A COSA SERVE?
Ovviamente questo aggeggio, strano a dirsi, sarà in grado d'indicarvi l'ora esatta(ma va?) ma non solo.
Connesso al vostro iPhone, infatti, vi notificherà, con un lieve tocco sul polso, la ricezione di messaggi ed email.
Offrirà inoltre la possibilità di fare chiamate telefoniche, guardare un album fotografico, consultare mappe e giocare.
Con le emoji, i suggerimenti e le frasi preimpostate, inviare messaggi sarà molto più pratico e rapido, chiamare qualcuno o ricevere chiamate (prima di trasferire la conversazione su iPhone) e scoprire le notifiche della posta elettronica.
Apple Watch farà anche da lettore mp3 e fitness tracker.
Presenterà infatti un quadro completo sulla vostra attività fisica quotidiana, non solo misurando la quantità di movimento che fate, ma rilevandone anche la qualità e la frequenza.
Inoltre, per le sessioni cardio è stata realizzata una app specifica, Allenamento.
Apple Watch utilizzerà le informazioni raccolte per suggerirvi ogni giorno un obiettivo di fitness, spronandovi a raggiungerlo.
Watch cambia anche il modo di conversare: disegni, semplici tocchi, registrare il battito del cuore e inviarlo alla persona amata e perfino utilizzare l’orologio come un walkie-talkie.
I modi per comunicare ne esistono davvero tanti e Apple ha voluto integrarli il più possibile sul proprio Watch.


APPLICAZIONI
C’è tutto un nuovo sistema di applicazioni da imparare e conoscere, facile e rapido da gestire.
Tra le app presenti figurano:
Mappe: non vi preoccupate delle piccole dimensioni del display, perché una rotellina vi permetterà di navigare sulla mappa senza perdere il filo del percorso
Musica: con tanto di playlist
Calendario: una vera e propria agenda digitale da portare al polso
Mirino: integrato all’iPhone, Watch funziona anche come telecomando della fotocamera per regolare meglio l’immagine da scattare
Meteo: c’è bisogno di aggiungere altro?
Passbook: ovvero come inserire tutto quello di cui abbiamo bisogno e che ci sarà utile (dai biglietti aerei alle carte fedeltà) in un piccolo dispositivo indossabile
Siri: l’assistente vocale sbarca anche su iWatch, ma non è ancora sicuro che ne sentiremo la voce.
Allo stesso tempo potete continuare a chiedergli tutto quello che volete
Foto: per avere sempre le foto più amate a disposizione sul display del proprio orologio
Apple TV/iTunes: Watch gestisce anche la nostra Apple TV e la libreria iTunes
Sveglia: gestire il tempo con un semplice tocco sulla corona digitale
Cronometro: ad arricchire la funzione, anche un grafico in tempo reale
Impostazioni: per attivare e disattivare il Bluetooth, ma utilissima anche per ritrovare il proprio iPhone
Ore Locali: un vero e proprio calendario di tutti i fusi orari del mondo
Borsa: per tenere d’occhio sempre ciò che avviene in Borsa


TECNOLOGIA E DISPLAY
Apple Watch si presenta con un display Retina che garantisce un’altissima definizione d’immagine, anche per un display così piccolo.
Il pannello è inoltre protetto dal vetro in zaffiro, mentre per ciò che concerne l’edizione Sport, lo schermo è rivestito dal vetro rinforzato agli ioni.
Grazie alla Corona Digitale sarà possibile non solo gestire ora e data dell’orologio, ma anche scorrere la schermata e ingrandire le zone del display per poi tornare con un semplice tocco alla Home principale.
L’altra novità su cui Apple ha focalizzato l’attenzione è la tecnologia del funzionamento, qualcosa che va al di là del multitouch: grazie a un sofisticato sistema di elettrodi, Watch sa riconoscere se l’utente effettua una pressione sul display oppure un tap, garantendo una più efficiente gestione dei contenuti e delle applicazioni presenti nel dispositivo.

domenica 25 gennaio 2015

Cos'è e Come Funziona Dubsmash: Selfie Con Video Musicali

Ormai siamo giunti al punto che è meglio un selfie con il proprio iPhone che una passeggiata sul lungomare o in un parco, la moda degli autoscatti ormai ha colpito tutti, dagli oscar fino al derby di Roma, nell’intera giornata ci deve essere almeno un minuto per scattare un selfie.
Se il selfie è una foto, Dusbsmash invece è l’evoluzione dei selfie: si tratta di video che riproducono canzoni, frasi celebri, parodie o addirittura sigle di vecchi cartoni animati e nel video il personaggio che sta registrando mima la canzone o la frase che ha scelto di registrare.
In pochi giorni Dubsmash ha raggiunto già milioni di persone che hanno scaricato l’app e il web è ricco di video musicali.
Essa quindi rivoluziona i canoni del semplice selfie.
Tantissimi i video musicali girati sul web, ma l’app è usata anche da moltissimi vip.
Dubsmash in questi giorni sta spopolando anche su Facebook.
Del resto chi non si ritrova decine di video sulla propria home con amici che improvvisano video-selfie in playback con voci o musiche prese in prestito da contesti famosi?
Anche WhatsApp, alla sua nascita, destava numerosi sospetti.
Poi, tutti sono stati coinvolti.
Sito Ufficiale: Dubsmash


A COSA SERVE?
Mettiamo la nostra faccia in primo piano, “rubando” una frase o una canzone che ci fa sentire per qualche instante un Vip.
Il fine di tutto questo? La “solita” gara per ottenere più mi piace possibili.
O forse no, è solo un modo con un altro per divertirsi e far divertire gli altri.
La tecnologia ormai ha preso il possesso del nostro tempo libero e del nostro svago.
Nella libreria di suoni di Dubsmash c’è un’infinità di frasi celebri tratte da film o serie tv, di ritornelli indimenticabili ed espressioni tipiche di politici e celebrities.
Basta metterle una dopo l’altra per dar vita a una conversazione a suon di citazioni che promette davvero di farvi piegare in due dalle risate.
E se c’è una voce o una frase che manca, nessun problema. Il team tedesco che ha sviluppato la app, già popolarissima in Germania, offre anche la possibilità ad ognuno di registrare una citazione. I video si possono inviare anche via sms tradizionale o come messaggio su Facebook o ancora scaricare sulla gallery del proprio smartphone. Dubsmash si può scaricare gratuitamente su Apple Store e su Google Play.

Google e SpaceX Lanciano L'Internet Via Satellite?

Dovrebbe essere confermato l'interessamento di Google nei confronti di SpaceX.
L'azienda di Mountain View sarebbe disposta ad investire un miliardo di dollari in SpaceX, la società di Elon Musk che si occupa di trasporti spaziali, per la diffusione di Internet dallo spazio attraverso un sistema di satelliti.
Obiettivo a lungo termine, sarebbe anche la futura connessione Web da Marte e l’implementazione di satelliti low cost per Internet in tutto il mondo, espandendo l’accesso alla rete nello Spazio.
Elon Musk infatti aveva annunciato l’intenzione di costruire un’Internet spaziale, che un giorno potesse addirittura arrivare a collegare via web Marte e la Terra.
L’idea infatti sarebbe quella di costruire un network di satelliti destinati ad accelerare le comunicazioni Internet, ma pensati anche per fornire accesso alla rete a circa i tre miliardi di persone che ancora faticano a connettersi.
Le reti terrestri, secondo il progetto, verranno sostituite da quelle spaziali, con i dati che viaggiano da satellite a satellite (dislocati in orbite a circa 1200 km di altezza) per poi essere trasferiti a Terra.
Qualcosa di simile era anche nei progetti di Google, con l’idea dei palloni aerostatici per portare Internet nelle zone sottostanti, e con progetti di Internet via satellite.
L'impresa costerebbe 10 miliardi di dollari: servirebbero a lanciare centinaia di satelliti in un'orbita di circa 1200 chilometri dalla Terra, altezza molto minore rispetto ai 30mila chilometri, nella quale si trovano i tradizionali satelliti per le TCL.
Nel frattempo l'azienda ha acquistato anche la compagnia di droni Titan Aerospace.

sabato 24 gennaio 2015

Come Utilizzare WhatsApp Sui Computer

Pare che WhatsApp sia sbarcato anche sui computer: quindi si potrà chattare dalla propria scrivania come accade per la funzione iMessage dei Mac di Apple.
Molto probabilmente l'applicazione userà come credenziali il proprio numero di telefono, per questo, per attivarla sul PC sarà necessario andare su una pagina web apposita e inquadrare un QR code.
Per ora WhatsApp sul PC funziona solo con il browser Chrome di Google e lascia fuori i possessori di iPhone.
Chi invece ha un dispositivo Android, Windows Phone o Blackberry può già provare a collegarsi all'apposita pagina Web e fotografare il QR code dall'interno dell'applicazione verde.
Il funzionamento del sistema ha bisogno dello Smartphone acceso.


FUNZIONAMENTO
Si apre dal pc la pagina https://web.whatsapp.com e appare un codice QR, che va inquadrato attivando WhatsApp sul cellulare all’interno del menu “WhatsApp Web”.
Il telefono deve rimanere connesso a internet per far funzionare il client web (e dunque meglio avere il Wi-fi, altrimenti occhio alle tariffe).
Sembra che l’esclusione degli iPhone sia momentanea, resta da vedere cosa succederà nelle prossime settimane.

Le Novità Di Windows 10: Differenze Con Windows 7 e 8

L'aggiornamento a Windows 10, il nuovo sistema operativo sarà gratuito il primo anno per i dispositivi con i sistemi operativi Windows 8.1 e Windows Phone 8.1.
Ma anche per i dispositivi con Windows 7.
Windows 10 sarà disponibile in versione "consumer" all'inizio della prossima settimana, mentre la prima versione "Mobile" arriverà a febbraio.
Esso introduce diverse novità e soprattutto prende un po' da Windows 7 ed un po' da Windows 8.1 (l'agognato tasto START dovrebbe essere presente).


NUOVO BROWSER
Windows 10 lancerà un nuovo browser che manderà in pensione Internet Explorer (o si aggiungerà ad esso).
Per ora si chiama "Progetto Spartan"(nome che potrebbe cambiare) e dovrebbe arrivare dopo il primo lancio di Windows 10.
Oltre a un nuovo look e una nuova tecnologia di visualizzazione dei siti che tiene conto dell'evoluzione del Web, incorpora nuove funzioni di condivisione, come la possibilità di 'annotare' direttamente le pagine web e condividerle in rete con colleghi e amici.


CORTANA
Con Windows 10 arriva anche su computer, dopo essere sbarcato su Smartphone ad aprile 2014, Cortana l'assistente vocale con cui Microsoft ha sfidato Siri di Apple e Google Now.
Cortana può prendere un appuntamento nel calendario seguendo le indicazioni vocali, mandare una mail, richiamare le previsioni meteo e anche visualizzare informazioni e selezionare contenuti presenti nel pc.
Si può anche avviare il player musicale tramite il comando 'Hey Cortana, play my music'.
Cortana sarà anche in grado di interfacciarsi con il sistema di navigazione e satellitare e ricordare, per esempio, al guidatore dove ha parcheggiato l'auto, ha detto Belfiore.


APP
Tra le app mostrate, quella per la gestione delle foto, in grado automaticamente di ritoccare le immagini e di creare album.
Microsoft OneDrive entro quest'anno diventerà anche un 'cloud' musicale: sarà possibile infatti registrarci tutta la propria musica rendendola così immediatamente accessibile attraverso tutti i propri dispositivi con il sistema Windows 10.
E per chi è stanco di dover saltare da una chat all'altra, Windows 10 può gestirle tutte contemporaneamente creando delle sessioni che non risentono dei differenti programmi usati dagli altri utenti.
Con Windows 10 arriverà anche l'app Xbox e lo streaming dei giochi per XBox One, permettendo così di giocare sul personal computer e sul tablet anche giochi finora riservati per la console, come Halo e Forza. Questo si va ad aggiungere alle altre funzioni per i videogiochi del nuovo sistema operativo, come le connessioni social, l'Activity Feed e la funzione DVR per la registrazione dei giochi.

venerdì 23 gennaio 2015

Facebook In Calo: Scomparirà Nel 2017?

Dopo il boom, da circa 2 anni il calo di Facebook sembrerebbe inesorabile.
Per la verità anche altri social network hanno avuto un leggero calo ma quello di Facebook è il più vistoso.
A fine 2014 l'utilizzo del noto social network, almeno tra i giovani, è sceso da poco più del 70% al 40%.
Resta il più grande social network del mondo(non considerando Instagram tale), ma qualcosa sta cambiando.
Non solo, pare che la creatura di Zuckerberg sia diventato un posto dove si naviga(anche se meno del passato), ma non si condivide.
Secondo Global Web Index, il numero di utenti globali che si dice attivo è calato progressivamente negli ultimi anni: dal 70% nel 2012 al 52% a fine 2014.
Nell’ultimo mese 4 utenti su 10 hanno sfogliato il News Feed senza postare o commentare niente.
Colpa delle App e degli Smartphone? Probabilmente si.
Le ragioni che stanno dietro questo risultato sono molteplici, ma sicuramente una risiede nell’esplosione dei servizi di messaggistica, che consentono altri tipi di comunicazione.
Quindi le visite a Facebook sono sempre frequenti, ma più veloci e soprattutto molto meno interattive.
Se si considera che per la fascia giovane degli utenti è già un mezzo scarsamente utilizzato, Zuckerberg dovrà inventarsi alla svelta qualcosa.


FACEBOOK SCOMPARIRA' NEL 2017?
Uno studio della Princeton University prevede infatti che il noto social network scompaia dal web entro il 2017: nei prossimi 2 anni, afferma la ricerca, potrebbe perdere l’80 per cento o più dei suoi seguaci.
Naturalmente è soltanto un’ipotesi scientifica.
Altri social network, come MySpace e Bebo, sono nati, cresciuti e precipitati nel nulla molto rapidamente: in teoria non è escluso che possa accadere anche a Facebook.
John Cannarella e Joshua Spencer, docenti di ingegneria meccanica all’università americana, hanno analizzato il numero di volte che il nome Facebook viene digitato su Google, scoprendo che il picco è stato raggiunto nel dicembre 2012 e da allora è cominciato il declino.
"Le idee si diffondono come un’infezione tra la gente fino al momento in cui scompaiono e già in passato sono state descritte secondo modelli epidemiologici, si può dunque raggiungere una condizione di immunità a un’idea come la si raggiunge con una malattia", scrivono i due scienziati nella loro tesi di ricerca.
L’esempio di quanto accaduto al social network MySpace è pertinente: fondato nel 2003, raggiunse l’apice del successo nel 2007 con 300 milioni di utenti, per poi declinare fino a scomparire dal Web nel 2011. Acquistato dalla news Corporation di Rupert Murdoch per 580 milioni di dollari e valutato a un certo punto ben 12 miliardi di dollari, finì per essere venduto da Murdoch per appena 35 milioni di dollari.

lunedì 19 gennaio 2015

eBay Annuncia La Separazione Da Paypal

eBay ha annunciato lo separazione da PayPal entro la fine del 2015, quest'ultimo quindi diventerà una realtà indipendente.
La creazione di due realtà indipendenti permetterà ad eBay e a PayPal di evolversi più rapidamente potendo creare un maggiore valore aggiunto in un momento in cui il settore dell’e-commerce e dell’e-payment sono in forte evoluzione.
PayPal era stata acquistata da eBay per 1.5 miliardi di dollari nel 2002 ma da molto tempo si riteneva che l’azienda specializzata nei pagamenti online fosse troppo grande per rimanere una succursale di eBay.
PayPal libera da eBay avrà dunque la libertà di capitalizzare la sua popolarità senza alcun vincolo della casa madre.
L’operazione sarà ovviamente soggetta alle norme delle autorità americane, tuttavia eBay si aspetta di concludere la collaborazione entro la metà del 2015.


I NUMERI DI PAYPAL ED EBAY
Il volume delle transazioni via PayPal su device mobili è incrementato del 72% nel terzo trimestre del suo anno fiscale, raggiungendo quota 12 miliardi di dollari.
Lo afferma l'azienda stessa dichiarando, inoltre, che a breve si supererà anche il miliardo di transazioni mobile in un anno.
I 12 miliardi di dollari dichiarati nel trimestre rappresentano il 20% del totale delle transazioni e gli account attivi su mobile stanno per raggiungere quota 3 milioni.
Per contro, i dati fiscali di eBay parlano di un fatturato complessivo nell'ultimo anno di 17.95 miliardi.
Se il fatturato dell'ultimo trimestre è cresciuto del 12%, non si può dire altrettanto dei guadagni, che hanno subito un calo del 2% in un trimestre (673 milioni).
Il calo era previsto da eBay e viene imputato a una maggiore concorrenza, anche perché ben lontani sono i tempi in cui eBay era soltanto un sito di aste.
Il fatturato di PayPal rappresenta circa la metà del totale di eBay .
Separarsene, almeno apparentemente, potrebbe non sembrare una buona idea per eBay, soprattutto in questo momento.
Insomma, da quel 3 settembre 1995, giorno in cui Pierre Omidyar fondò AuctionWeb, poi ribattezzata eBay, e dal quel 14 ottobre 2002, giorno in cui eBay acquisì PayPal, è passato molto tempo, ora che il gioco si fa duro, i duri iniziano a giocare, e le scelte strategiche non sempre sono dettate solo dalla visione del mercato che cambia.

Google Pronta A Comprare Softcard (Pagamenti Mobili)

Google sarebbe in procinto di acquistare Softcard, un'azienda specializzata in pagamenti NFC (Near Field Communication), cioè quel sistema che permette di usare direttamente lo smartphone per pagare il conto. Sarebbe come dire una risposta ad Apple, visto che quest'ultimi hanno rilasciato il sistema Apple Pay nello scorso novembre.
Pur senza conferme dalla sede di Mountain View, le indiscrezioni dicono di un'offerta da 50 milioni di euro.


SOFTCARD
La mossa sarebbe rilevante anche per il peso delle compagnie che stanno dietro Softcard: questa è infatti una joint venture formata nel 2010 tra i principali protagonisti della telefonia USA: AT&T, Verizon e T-Mobile. Attualmente, il suo sistema è utilizzato in 200 mila punti vendita statunitensi ed è disponibile per gli smartphone che utilizzano sistema operativo Android e Windows Phone.
Nonostante la notevole diffusione, Softcard non ha ottenuto il successo sperato, tanto da costringere la società a optare per un piano di riduzione del personale, che ha portato al licenziamento di 60 dipendenti. Decisione dettata anche dalle perdite registrate nel bilancio: circa 15 milioni di dollari al mese.
Eppure il suo settore è in fermento.
Dopo il debutto di Apple Pay, il mercato dei pagamenti mobile sta crescendo oltre ogni previsione: dai 12,8 miliardi di dollari del 2012 si raggiungeranno i 90 miliardi del 2017, il 48% in più rispetto al 2012.
Anche PayPal, la società dei pagamenti di eBay che si appresta ad essere separata dal portale dello shopping online, avrebbe espresso interessamento per l'oggetto del desiderio di Google.

venerdì 16 gennaio 2015

Migliori Siti Cinesi Per Fare Acquisti

Volete comprare un nuovo smartphone o tablet Android risparmiando?
Volete comprare uno smartphone o un tablet Android dalla Cina, ma non sapete quali siti sono sicuri e affidabili? Questo articolo fa per voi.
Ovviamente vi consiglio sempre di ricercare feedback prima di fare acquisti.
Un sito sicuro oggi, non è detto che lo sia anche domani.


Migliori siti:
Banggood
TaoBao In Italiano
Alibaba
Tmall English
Aliexpress
Myefox
MobilePhone
ComeBuy
TinyDeal
Flosmall
DX
ChinaInvasion
Gearbest
A3mshop
Teknistore
Grossoshop
Shopngo
Mixeshop
Pandawill
Etotalk
Antelife.com
Geekbuying

I Social Network Immagine: Wanelo, We Heart It e The Hunt

Secondo una ricerca se usi Facebook, LinkedIn e Twitter significa che sei vecchio(dai trent’anni in su) e banale.
Se invece usi siti come Wanelo, We Heart It e The Hunt potresti avere un’età tra i 15 e i 25 anni.
Si tratta di siti sociali con una forte componente commerciale, che stanno attraendo molti investitori.
Qui gli utenti, più che con uno status aggiornano i profili con tag.
La comunicazione avviene con le immagini.
Se Facebook è un po’ come un diario, questi luoghi sono l’equivalente di una cameretta con le pareti tappezzate di foto: i ragazzi postano quello che hanno appena comprato o vorrebbero comprare.
E' ormai un dato di fatto che Facebook ha perso nel corso degli anni milioni di teenager (che Zuckerberg stesso aveva tentato di riprendersi col tentativo di acquisto di Snapchat) così come lo è l’iscrizione di massa a questi siti.


THE HUNT, WE HEART IT, WANELO
The Hunt, come dice il nome (la caccia), è un “social commerce site”: un utente posta la foto di un vestito o un oggetto che cerca e apre la caccia chiedendo aiuto alla community per reperirlo.
La comunicazione è fatta di segnalazioni brevi: immagini e parole chiave.
Tim Weingarten ha ideato il sito per risolvere “il problema numero uno degli acquirenti online: dove poter trovare un articolo scoperto in una foto condivisa su siti di photo-sharing come Instagram, Tumblr e Pinterest”. Cercare e comprare diventa un atto sociale, un modo di conoscere e fare community.
We Heart It è un altro social network tutto immagini, creato da Fabio Giolito, designer brasiliano.
Sebbene già online in forma embrionale nel 2007, solo nel 2011 diventa un progetto importante grazie ai fondi raccolti insieme all’amico Bruno Zanchet che permisero a i due di aprire una startup in California.
We Heart It ( “ci piace”), che conta 25 milioni di utenti e cresce al ritmo di un milione in più al mese, è molto simile a Pinterest: vengono raccolte foto che colpiscono chi è iscritto e possono essere di ispirazione per gli altri utenti.
La cosa che più salta all’occhio di questi nuovi social network è il linguaggio basato fortemente su immagini, icone e parole chiave.
Non è che il testo scritto sia bandito ma la necessità della sintesi seleziona l’immagine come nuovo veicolo di comunicazione.
Wanelo, dal milione di utenti registrati nel novembre 2012, è passato ai 10 milioni dell’agosto 2013.
Anche qui, il social, si basa su tag ed immagini.

Come Funziona Tinder (App Per Incontri)

Tinder è un'app con alle spalle un'idea tanto semplice, quanto geniale: “trasformare” il colpo di fulmine da reale a virtuale e provare ad “abbordare” ragazze e ragazzi che si trovano sul sito di incontri e sperare che tutto fili liscio.
Così, se una donna cerca un uomo nelle vicinanze (e viceversa) sarà sufficiente che scorra la lista delle foto che l'applicazione propone e attendere che la scintilla dell'amore scatti anche dall'altra parte della “cornetta”.
Tinder fa la sua comparsa online nel maggio 2012, ma è solo negli ultimi mesi che ha visto crescere esponenzialmente la propria popolarità.
Le statistiche registrate dal negozio di applicazioni del gigante di Mountain View ci dicono che l'app è stata scaricata più di 10 milioni di volte, con un trend di crescita negli ultimi mesi.
Secondo altre ricerche di mercato riportate dalla versione statunitense della rivista femminile Marie Claire, Tinder conta ben 50 milioni di utenti attivi, che controllano il loro account 11 volte al giorno e passano ben 90 minuti al giorno a chattare e cercare altre persone interessate a incontrarsi.
Sito ufficiale per Scaricare Tinder


UTILIZZATO DALLE STAR
Un fenomeno che non poteva di certo passare inosservato agli occhi delle star di Hollywood (e non solo) da sempre molto attente a ciò che accade nell'universo social.
Dopo Twitter, Facebook e Instagram (e dopo alcuni tentativi di lanciare reti sociali riservate esclusivamente ai VIP, come ad esempio Pheed), molti volti noti dello star system statunitense hanno iniziato a frequentare anche Tinder.
Anche se non sono molti i personaggi ad aver reso nota la propria frequentazione del sito di incontri, qualche notizia riesce ugualmente a trapelare: Briteny Spears, ad esempio, sembra essere un'assidua frequentatrice delle stanze virtuali di Tinder, così come l'attrice Lindasy Lohan e la cantante Katy Perry.


COME FUNZIONA
Per usufruire dei servizi del sito di incontri si dovrà scaricare l'app sul proprio smartphone (disponibile sia per sistemi iOS, sia per sistemi Android) ed effettuare l'accesso utilizzando le credenziali del proprio account Facebook.
Nel caso si tratti del primo accesso, sarà necessario scegliere quali informazioni condividere con gli altri utenti Tinder: si potranno scegliere sino a sei foto personali (già presenti negli album Facebook) che potranno essere poi visualizzate dai collegamenti.
Per mettersi in contatto con gli altri utenti, invece, si dovrà utilizzare il modulo GPS del dispositivo per cercare altri iscritti nelle vicinanze: sarà l'algoritmo a scegliere quali sono i profili compatibili e mostrarli nella schermata di ricerca.
Nel caso in cui i risultati siano troppi (o troppo pochi), si potrà aumentare o diminuire il raggio entro cui effettuare la ricerca.
In aggiunta, l'utente potrà specificare alcuni parametri (sesso ed età, ad esempio) che permetteranno di raffinare ulteriormente i risultati.
A questo punto si potranno inviare richieste di contatto ai profili che si ritengono più interessanti: cliccando sul cuoricino si mostrerà il proprio apprezzamento per un utente; al contrario, la X servirà per “scartare” il profilo visualizzato.
Il tutto, naturalmente, avverrà nel più completo anonimato: gli utenti “apprezzati” o “scartati” non riceveranno alcuna notifica sulle nostre decisioni.
Prima di poter interagire, però, bisognerà attendere: l'interesse dovrà essere reciproco e la persona comparirà tra i contatti solo se anche il proprio profilo riceverà “apprezzamento”.


PRIVACY E CONSIGLI
Con Tinder trovare appuntamenti piccanti è molto facile ma all’iscrizione, come detto, chiede obbligatoriamente i tuoi dati di Facebook rendendo facile essere scoperti.
Tinder usa il tuo profilo Facebook per controllare se sei una persona reale ma anche per vedere i tuoi interessi, cosa ti piace e trovare persone compatibili, inoltre vuole sapere dove ti trovi.
Per usare Tinder il consiglio è quello di impostare come pubblici meno dettagli possibili del tuo account Facebook, o qualcuno potrebbe cercare di contattarti lì invece che su Tinder, o peggio ancora tentare un approccio sulla tua bacheca!
L'altro consiglio è quello d'impostare Tinder per non cercare tra i tuoi amici
Se lasci selezionata questa opzione capiterà che Tinder ti presenti anche le foto degli amici (parenti, clienti, etc) che si trovano vicini a te.
Peggio ancora: tu finirai tra i risultati delle loro ricerche!
Facebook permette di integrare un sacco di servizi al tuo account, questi a volte possono mandare messaggi ai tuoi amici o scrivere sul tuo profilo.
Ovviamente nessuno vuole far sapere che sta usando Tinder, per fare questo devi andare nelle impostazioni del tuo account su Facebook e nascondere l’accesso a Tinder sul tuo profilo.
Per farlo devi andare sulle Opzioni Privacy del tuo account di Facebook, clicca sul lucchetto in alto a destra, poi vai in fondo su Vedi altre opzioni quindi sulla barra a sinistra vai su Applicazioni, clicca su Tinder.
In App Visibility seleziona Solo Io.
Potresti anche creare un nuovo account Facebook: metti il tuo nome vero, i tuoi veri interessi e preferenze e soprattutto le tue foto reali.
Il nuovo account serve solo per tenere completamente separato il tuo profilo Facebook ufficiale con quello associato a Tinder.
Così puoi lasciare inalterato il tuo profilo Facebook “reale” e potrai tenere meglio sotto controllo i dettagli che finiranno su Tinder e non avrai problemi con le interazioni con i tuoi amici su Facebook.
In fin dei conti il 90% delle persone va su Tinder per divertimento o per prova, se ti capita di vedere la foto di qualche tuo amico su Tinder fai finta di niente, lui farà lo stesso con te!

Come Sapere Chi Ci Ha Cancellato Da Facebook

Vi siete mai chiesti com'è possibile sapere chi vi ha cancellato da Facebook?
Per questo esiste un app, creata nel 1999 da un giovane padovano chiamato Ernesto Russo.
Non più amico è una web app semplice e gratuita che utilizza le API di Facebook, ovvero delle particolari funzioni che permettono ai siti internet di interagire con il social network.
L'app la potrete trovare qui: NonPiuAmico, dopo aver ricevuto l’autorizzazione da parte dell’utente, controlla quotidianamente la lista amici per rilevare le amicizie interrotte e, nel caso in cui riscontra il venir meno di alcuni contatti precedentemente in lista, avvisa l’utente via email(ogni 2-3 giorni per non intasare la vostra posta elettronica) e tramite notifica su Facebook.
L’invio delle email e le notifiche sono delle funzioni implementate in seguito ed hanno permesso all'app di raggiungere il traguardo dei 100.000 utenti attivi al mese nell’estate 2014.
A pari passo con l’app anche la fanpage ufficiale ha avuto un enorme successo, nel mese di novembre ha raggiunto quota 50.000 fan.
Attraverso la fanpage è possibile contattare l’assistenza che garantisce a tutti gli utenti la risoluzione di qualsiasi problema tecnico nel giro di qualche ora.

Il Virus Invisibile: Regin

Un Virus che dal 2008 agisce indisturbato e in grado di spiare chiunque, diffuso in tutto il mondo e sotto il controllo di servizi segreti che lo utilizzano per raccogliere informazioni su larga scala.
A lanciare l’allarme è Symantec, che ha pubblicato un report dettagliato sulla scoperta di uno strumento di spionaggio informatico battezzato “Regin”.
 La sua analisi, ancora in corso, ha già richiesto più di un anno di lavoro.
Al momento, però, è impossibile dire quanto la rete di spionaggio sia estesa.


DIFFUSIONE DEL TROJAN
Regin infatti è stato individuato in meno di cento computer in una decina di paesi: Pakistan, Afghanistan, Iran, Arabia Saudita, Russia, India, Irlanda, Messico, Austria e Belgio.
Il basso numero di esemplari, però, non deve far pensare a un fenomeno marginale.
Poco meno del 50% delle vittime accertate sono aziende che operano nel settore delle telecomunicazioni. Secondo quanto ricostruito dagli analisti di Symantec, in questi casi l’attacco avrebbe permesso agli autori di Regin di accedere alle loro infrastrutture e intercettare il traffico telefonico direttamente “alla fonte”.
La versione individuata da Symantec risale al 2008 e, come spiega il rapporto, la sua scoperta è dovuta al caso.
Questa versione del virus, almeno in teoria, avrebbe dovuto essere cancellata dalle macchine infette.
Qualche cosa, però, è andato storto.
La presenza del trojan sui PC analizzati è dovuta a una rimozione incompleta o al fatto che le macchine in questione fossero nel frattempo diventate inaccessibili agli ignoti pirati informatici, magari perché scollegate da Internet.
Proprio partendo da questi indizi gli analisti hanno cominciato a ricomporre il puzzle che ha portato alla scoperta di Regin.
Il sospetto è che il Trojan sia ancora attivo, utilizzando una nuova versione che avrebbe sostituito quella individuata da Symantec.
A confermare l’ipotesi c’è la scoperta di alcuni componenti simili a quelli analizzati, che utilizzano però un’architettura a 64 bit per adattarsi ai nuovi sistemi operativi.


SERVIZI SEGRETI?
Sull’identità di chi ha creato il trojan non si sa ancora nulla, ma gli esperti che lo hanno analizzato hanno pochi dubbi sul “profilo” degli autori.
La sua struttura, infatti, ricorda molto da vicino quella di Stuxnet, il virus realizzato dai servizi segreti statunitensi in collaborazione con Israele e utilizzato nell’ambito dell’operazione “Olympic Games” per sabotare uno stabilimento per l’arricchimento dell’uranio in Iran.
A differenza di Stuxnet, però, Regin ha obiettivi più ampi.
Si tratta infatti di uno strumento di spionaggio “a largo spettro” che è in grado di adattarsi a diverse esigenze e nascondere la sua presenza con incredibile efficacia.
Quello che è certo è che si tratta di un software estremamente complesso, la cui creazione ha richiesto enormi investimenti ed anni di lavoro.
Le tecniche utilizzate per aggirare le protezioni mostrano un livello di competenza che lascia pochi dubbi sull’origine del virus.


STRUTTURA DEL VIRUS
Sotto il profilo tecnico, Regin come detto è un virus molto complesso.
Il trojan ha una struttura a moduli che si attivano in sequenza.
Ognuno di questi è crittografato per sfuggire al controllo degli antivirus e i più aggressivi operano a livello del Kernel, il “cuore” del sistema operativo.
Come risultato, Regin è praticamente invisibile.
Il software, inoltre, può essere aggiornato a distanza per aggiungere nuove funzioni o adattarlo a nuove esigenze.
Gli esperti di sicurezza hanno classificato 20 moduli diversi utilizzati per spiare le vittime, ad esempio attraverso la cattura di schermate o la registrazione di tutto ciò che viene digitato sulla tastiera.
Regin, però, è anche in grado di intercettare tutto il traffico Internet che transita sul computer infetto, rubare le password utilizzate, accedere a qualsiasi file memorizzato sul disco e addirittura recuperare i dati che sono stati precedentemente cancellati dall’hard disk.
Addirittura è in grado anche d'intercettare telefonate.
Pochi, invece, gli indizi sulle modalità di diffusione del trojan.
Se in almeno un caso sembra avere sfruttato una vulnerabilità nel programma di messaggistica istantanea Yahoo! Messenger.

Sony Hackerata Da Hacker Nord Coreani? (The Interview)

Circa un mese e mezzo fas un gruppo di hacker che si presentava sotto il nome di #GOP (Guardians Of Peace) aveva hackerato un database della Sony Pictures Entertainment sequestrando 11 terabyte di materiale di vario tipo, per poi chiedere a Sony una sorta di riscatto, minacciando di rendere pubblici dati sensibili come email personali, dati finanziari e le informazioni contenute nei passaporti di decine di membri dei cast dei film in produzione.
Precisamente il 24 novembre, Sony Pictures Entertainment si rende conto di essere stata pesantemente hackerata.
Gli impiegati non riescono ad accedere alla rete aziendale, sui monitor appaiono degli scheletri e un messaggio: “Hacked by GOP”, cioè Guardians Of Peace.
Scoprono così che quasi tutti i loro dati interni sono stati cancellati e che nel contempo sono stati riversati online una gran quantità di documenti e informazioni riservate.
Si stimano 38 milioni di file, tra cui email, stipendi, numeri di social security, film ancora non usciti.
Gli hacker sono entrati in possesso di cinque film in alta qualità, quattro dei quali ai tempi ancora devono uscire nelle sale americane: si trattava di Annie (dicembre 2014), To Write Love On Her Arms (Marzo 2015), Mr Turner (dicembre 2014), Still Alice (gennaio 2015) e Fury(uscito invece ad ottobre).
I film sono ora reperibili nei circuiti torrent più utilizzati da chi fruisce materiale pirata.
Da quel momento, nei giorni successivi, è un calvario per la Sony: email imbarazzanti tra i dirigenti dell’azienda in cui si fanno commenti sulle star di Hollywood o perfino su Barack Obama.
I salari dei top manager.
Ma anche una piano antipirateria delle major che sembra prendere di mira niente di meno che Google.
Ma secondo molte fonti, la questione potrebbe essere molto più spinosa di così.


IL MOTIVO DELL'ATTACCO?
Al momento del cyberattacco, infatti, c’era chi aveva ventilato l’ipotesi che dietro il saccheggio ci fosse niente meno che il governo della Corea del Nord, che da mesi tuona minacce contro James Franco e Sony, rei di aver girato una pellicola che si porrebbe come un “atto di guerra vero e proprio” contro il governo nordcoreano.
Lo scorso giugno infatti l’ambasciatore norcoreano scrive una lettera al segretario generale Ban Ki-Moon, in cui accusa gli Usa di sponsorizzare terrorismo e atti di guerra attraverso la trama di un film.
L’atto di guerra in questione sarebbe il film The Interview che hanno deciso di ambientare la loro ultima impresa proprio nella patria di Kim Jong Un.
Nel film, i due attori intepretano un presentatore televisivo e un produttore associato incaricati di intervistare il dittatore coreano, salvo poi essere reclutati loro malgrado dalla CIA per assassinarlo.


FBI
Il primo dicembre, l’Fbi dice si stare investigando il caso e in maniera informale, attraverso fonti governative anonime, inizia a indicare la Corea del Nord.
Due giorni dopo, sui media, un diplomatico nordcoreano nega il coinvolgimento del suo Paese.
Qualche giorno dopo gli hacker si rifanno vivi e mandano una email minacciosa agli impiegati di Sony e relative famiglie dicendo che devono sostenere i Gop, anche se il messaggio è sconclusionato e non si capisce cosa dovrebbero fare.
L’agenzia di notizie nordcoreana nega sempre un coinvolgimento di Pyongyang nell’hackeraggio ma celebra il fatto come un’azione ispirata da indignazione e non esclude che sia stata condotta da “simpatizzanti”.
Il giorno dopo, l’8 dicembre, gli hacker postano online su GitHub un nuovo messaggio in cui chiedono a Sony di ritirare The Interview.
Poche ore dopo rilasciano la casella di posta di due dirigenti Sony, Amy Pascal e Steven Mosko, che fa partire un nuovo giro di gossip.
Escono anche informazioni mediche su dipendenti di Sony.
Alcuni dei quali, a distanza di giorni dalla scoperta della violazione, continuano a ricevere messaggi dal Gop sugli schermi dei computer.
Nel frattempo partono le prime azioni legali contro Sony da parte di suoi stessi ex impiegati, che la accusano di non aver fatto abbastanza per proteggere i loro dati.
Si arriva così al 16 dicembre quando i Guardians Of Peace postano un messaggio minaccioso, evocando l’11 settembre, contro i cinema che proiettino The Interview.
A quel punto, dopo un primo momento di incertezza e dopo che alcune sale tolgono la pellicola dalla programmazione, Sony ritira The Interview, malgrado il Dipartimento di sicurezza interna dica che non ci siano elementi credibili su un possibile attentato ai cinema.
La major si attira così molte critiche anche dagli stessi americani.
Il 19 dicembre, l’Fbi rilascia infine un comunicato ufficiale in cui accusa il governo della Corea del Nord soprattutto per l’analisi tecnica del malware che sarebbe collegato a precedenti attacchi nordcoreani.
La rete di computer usata per condurre il Sony Hack, sostiene un documento ottenuto da Ap, comprenderebbe poi macchine infette distribuite tra New York, Polonia, Bolivia, Thailandia, Singapore, Cipro e Italia(Botnet?).



WhatsApp In Crash Con Un Semplice Messaggio

Pare che basti un semplice messaggio di testo, confezionato ad arte, per bloccare WhatsApp per Android.
Non è nemmeno troppo difficile: a quanto pare infatti basta mettere insieme 2000 caratteri speciali, e il destinatario si troverà con l'applicazione in crash.
Questo bug è stato scoperto da Indrajeet Bhuyan e Saurav Kar, due ricercatori indiani di 17 anni che hanno dato prova della loro ipotesi con un video.
Anzi, è persino disponibile una copia del messaggio speciale, nel caso voleste giocare un tiro mancino a qualcuno.
Già in passato era emerso un problema simile con Whatsapp, ma ci voleva un messaggio da 7 megabyte.
In questo caso invece l'attacco è leggero, solo 2 Kb.
Chi riceve il messaggio dovrà riavviare WhatsApp e cancellare la conversazione affinché l'applicazione ricominci a funzionare.
Almeno se si vuole tornare a parlare con la persona che ce l'ha mandato, perché riaprire la conversazione provoca un nuovo crash di WhatsApp.
Funziona anche con le chat di gruppo, quindi se qualcuno vuole far sparire le tracce di una certa conversazione non deve far altro che spedire al gruppo stesso questo messaggio.
Almeno per chi usa Android: il problema infatti non si verifica su Windows Phone 8.1 e non è stato testato su iOS.

mercoledì 14 gennaio 2015

Cos'è Il Cimitero Virtuale Di Facebook

Oggi parliamo di un tema, come dire, un po' macabro.
Cosa succede quando passiamo a miglior vita?
Nel senso i nostri profili Facebook(e degli altri social network) che fine fanno?
Lasciato lì così, rimarrà ovviamente un normale profilo ma Facebook offre anche un'altra possibilità: entrare a far parte del Cimitero Virtuale.
In poche parole, l’account del deceduto verrà chiuso ai motori di ricerca e non sarà ovviamente più possibile mandare richieste di amicizia; gli amici che già c’erano, invece, potranno ancora entrare e ricordare nella maniera più opportuna il caro estinto.
L’account, insomma, diventa “commemorativo”.
Come detto su Facebook non è prevista alcuna disattivazione automatica per i profili inattivi.
Affinché un amico o un parente possa accedere alla pagina personale di un utente deceduto servirà un’autorizzazione di quest’ultimo o un mandato legale.
Come per Twitter, per procedere alla disattivazione(o eliminazione) del profilo, sarà poi necessario essere in possesso del certificato di morte ufficiale e dare prova di essere un parente immediato del deceduto.
Oppure, come detto, si può richiedere l'account commemorativo.


CARATTERISTICHE ACCOUNT COMMEMORATIVO
Spero che nessuno di voi abbia mai bisogno di questo link: Richiesta Account Commemorativo

Per il resto vediamo brevemente le caratteristiche:
1) Non è possibile apportare modifiche agli account commemorativi, ovvero non è possibile aggiungere o rimuovere amici, modificare le foto o eliminare qualsiasi contenuto pubblicato dal titolare dell'account.
2) A seconda delle impostazioni sulla privacy dell'account della persona deceduta, gli amici possono condividere ricordi sul diario commemorativo.
3) Qualunque amico può inviare messaggi privati alla persona deceduta.
4) I contenuti condivisi della persona deceduta (video,  foto e post) continuano a essere su Facebook e sono visibili al pubblico con cui sono stati condivisi.
5) I diari commemorativi non vengono visualizzati in spazi pubblici come i suggerimenti delle Persone che potresti conoscere, i promemoria dei compleanni o le inserzioni.
6) I gruppi che appartengono solo a un account commemorativo potranno selezionare nuovi amministratori, mentre le Pagine verranno rimosse da Facebook.


CI SONO PIU' VIVI O MORTI?
Negli ultimi anni, Facebook ha avuto una crescita costante e rapidissima, superando il miliardo di utenti mondiali nel 2013.
Allo stesso tempo, però, diversi utenti sono purtroppo deceduti.
La stima è di circa 30 milioni di utenti Facebook morti nei primi otto anni di vita del social.
La domanda, dunque, è quanto tempo ci vorrà prima che gli utenti presenti in Facebook siano più di morti che di vivi?
Secondo un'indagine ci sono due ipotesi: la prima è che il social creato da Zuckerberg arresti improvvisamente la propria crescita (ipotesi attualmente irrealistica): in questo caso, dal 2065 inizieranno ad esserci più profili di utenti deceduti che di utenti in vita.
La seconda ipotesi invece tiene conto della crescita costante del sito e valuta che solamente dal 2130 in poi ci saranno più profili di utenti morti che utenti vivi e vegeti.


E SU TWITTER?
Il social dei cinguettii di 140 caratteri cancella automaticamente i profili inattivi dopo sei mesi d'inattività, dunque un familiare o un amico di una persona deceduta non dovrebbero fare altro che attendere lo scorrere inesorabile del tempo.
Se invece si volesse cancellare dalla rete l’account Twitter in minor tempo, la società offre la possibilità, ad una persona legittimamente autorizzata dal deceduto oppure ad un familiare che possa provare il proprio rapporto di parentela, di modificare i dati personali dell’utente scomparso.
Per poter procedere alla richiesta di disattivazione dell’account però, il parente o l’amico dovranno essere in possesso del certificato di morte e degli estremi identificativi del profilo del deceduto.
Una volta che l’account Twitter è stato disattivato, il nome utente usato dalla persona tornerà ad essere libero e dunque, eventualmente, utilizzabile da altri.

lunedì 12 gennaio 2015

Le Invenzioni Anticipate Da Ritorno Al Futuro Parte II

La saga di Ritorno Al Futuro di Robert Zemeckis, mitica trilogia degli anni Ottanta, oggi è diventata un cult.
Sceneggiatura divertente, scritta alla perfezione, due grandi protagonisti come Marty McFly e Doc Brown che viaggiano nel tempo grazie a una macchina, la DeLorean volante.
Il primo film, uscito nel 1985, parla di un viaggio nel passato, trent’anni più indietro.
Il secondo proietta i protagonisti nell’ottobre 2015 a Hill Valley, California.
Uscito nel 1989, il film si basa su una serie di trovate e invenzioni geniali, che hanno segnato una generazione di spettatori.
Ma quali di queste sono state realmente realizzate?



LE ANTICIPAZIONI DI RITORNO AL FUTURO PARTE II
Durante l’intera pellicola si vedono diverse invenzioni futuristiche per gli anni 80, scopriamo quali di queste sono oggi realmente esistenti.

1) Oggi sono divenute realtà le mitiche Air Mag, le Nike che si allacciano da sole.
Nel 2011 la Nike ne aveva fatto un modello in esemplari limitati venduti per beneficienza: il ricavato è andato alla fondazione di J.Fox contro il Parkinson, di cui l’attore è malato.
Ebbene, a febbraio Tinker Hatfield, designer della Nike ha annunciato che le scarpe saranno in vendita dal 2015

2) Chi si ricorda i laser disc? I predecessori del dvd, più grandi però, che rimasero in commercio fino al 1998, poi sostituiti dai dvd.
A Marty viene preannunciata la loro scomparsa.

3) Nel film, Doc usa una sottilissima fotocamera, molto simile quella integrata negli smartphone di oggi.

4) Nel film un uomo porge a Marty una tavoletta elettronica “da toccare” per firmare una petizione per salvare l’orologio della città...iPad di Apple?

5) Le case nel film erano ipertecnologiche e con molta robotica, non siamo ancora a questi livelli ma Lg ha presentato un sistema chiamato Homechat, che permette di scambiarsi messaggi con gli elettrodomestici, come se fossero una persona: così il frigo può dirti cosa contiene e il forno quando è pronto il pranzo.

6) Marty viene licenziato dal suo capo tramite una video chat.
La prima videoconferenza è del 1987.
Cioè lontani da Skype, dall’universo VoIP e dall’idea che per parlare con qualcuno dall’altra parte del mondo non avremmo alzato una cornetta ma acceso il computer.

7) Le impronte digitali aprono la porta di casa: una rivoluzione, tanto che nella famosa scena Jennifer, la fidanzata di Marty, chiede a Doc come si apre una porta senza maniglia.
E lui: “Premi la placca con il pollice!”.
Oggi i sistemi di riconoscimento biometrici, per esempio attraverso le impronte digitali, sono realtà quotidiana...inoltre molte aziende di smartphone cercheranno una soluzione nell’autenticazione biometrica, più fluida e semplice del pin di oggi.
Gartner prevede che, entro il 2016, il 30% delle aziende mondiali userà l’autenticazione biometrica sui device mobili, contro il 5% oggi

8) In Ritorno Al Futuro 2 c'è anche un paio di occhiali video che assomigliano in tutto e per tutto ai Google Glass.
Inoltre, occhiali e caschi 3D sono stati sviluppati per davvero.

9) A proposito di 3D... in Ritorno al futuro Marty si trova a fare i conti con uno squalo gigante che “esce” dal cinema.
Proprio come nei film 3D di oggi(curiosamente l'insegna riporta "Lo Squalo 19", va be' forse hanno un po' esagerato).

10) Marty ci anticipa anche il futuro dei videogiochi: le console senza controller...come la Xbox con Kinect.

11) In una scena del film, una fittizia copia di Usa Today del 2015 annuncia l’inizio del girone eliminatorio di Slamball, uno sport che nel 1989 non esisteva e che piace ad alcuni personaggi della pellicola.
Nei primi anni del 2000, lo slamball è stato davvero inventato.

12) I droni “giornalisti”: piccoli aerei che inseguono la notizia, la filmano e la diffondono.
In “Ritorno al futuro” filmano il processo in tribunale.
I droni, aeromobili a pilotaggio remoto, oggi sono soprattutto utilizzati in zone di guerra, ma sono sempre più utilizzati per esplorazioni scientifiche

13) E da ultimo, l’hoverboard, lo skateboard volante di Ritorno Al Futuro 2 potrebbe entrare in commercio davvero nel 2015.
Così ha annunciato la casa Haltek Industries.

Rimane solo una cosa in sospeso che potrebbe verificarsi proprio nel 2015: i Chicago Cubs, squadra di baseball americano(MLB), che finalmente vincono le World Series, dopo 107 anni di bocca asciutta(ultimo titolo nel 1908!).



LE INVENZIONI NON ANCORA INVENTATE
Intorno a Marty e Doc, nel 2015, l’anno in cui è ambientato il secondo episodio della saga, tutte le macchine volano, a cominciare dalla mitica Delorean e il cielo si è trasformato in un’immensa autostrada dalla circolazione caotica e confusa.
Siamo ancora un po' lontani da ciò, vero?

1) Una delle più “complicate” invenzioni del film: il generatore di fusione nucleare a rifiuti per automobili.
Una sorta di mini-centrale atomica che si alimenta con i rifiuti e che dovrebbe fornire energia alle auto al posto delle benzina o del diesel.

2) I robot benzinai della Texaco fanno rifornimento automatico alla Delorean.
Non siamo ancora a questo punto, ma certamente i servizi self service ci hanno semplificato di molto la vita.
Possiamo dire di essere a metà strada.

3) La pizza disidratata si gonfia nel forno ed è pronta in una manciata di minuti.
A onor del vero bisogna dire che i cibi disidratati esistono, ma non si mai davvero diffusi.
L’esercito americano sta invece sperimentando una pizza che può essere consumata a distanza di tre anni!

4) Gli occhiali-telefono: così come li porta e usa Jennifer non esistono.
Ma oggi la “tecnologia da indossare” è il filone più promettente ed entusiasmante.

5) Oggi abbiamo i centri benessere, i rifugi olistici... ma i centri di ringiovanimento come quelli frequentati da Doc non esistono ancora.
Doc si è fatto “scambiare” intestino e il sangue con quelli di una persona di 30 anni più giovane.

6) Una giacca che si asciuga da sola e prende le misure del tuo girovita per fasciarti meglio è ancora lontana da essere realizzata.

7) Più che un'invenzione, non ha mai preso moda la doppia cravatta utilizzata da Marty McFly.

8) I cestini della spazzatura robotizzati inseguono Doc per la città, in una delle scene più divertenti del film, ma siamo ancora lontani da un'invenzione di questo tipo.

9) Il canale tv che diffonde solo paesaggi è sempre accesso a casa di Marty, nel 2015.
Ma oggi, nel 2015, non è ancora stato inventato.
Tuttavia una visionaria azienda che costruisce jet extralusso ha di recente proposto un super aereo con finestrini-video che cambiano “screensaver” a seconda della scelta del passeggero.

10) Si chiama (naturalmente) Einstein ed è l’adorato cane di Doc: lo scienziato lo lascia in ibernazione in un canile galattico, così che lui possa girovagare tranquillamente tra passato e futuro senza che l’amico a quattro zampe senta la sua mancanza.
La crioconservazione è spesso evocata nella fiction fantascientifica: la differenza con i processi sperimentati oggi è che nell’immaginazione di scrittori e registi è per lo più un processo reversibile, mentre la scienza moderna non garantisce risultati di questo tipo

11) Infine, ovviamente, come anticipato all'inizio dell'articolo non sono state inventate ancora nè macchine volanti nè quelle per viaggiare nel tempo.


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domenica 11 gennaio 2015

Cos'è Il Canvas Fingerprinting (Tracking ed Impronte Digitali)

Dopo i cookie, piccoli file di testo, impiegati per spiare e monitorare la navigazione web ma soggetti a regolamentazione a seconda della nazione che li ospita, i siti hanno introdotto altri meccanismi, più difficilmente rilevabili e contrastabili, per registrare movimenti e abitudini su Internet.


A COSA SERVONO?
Per il marketing pubblicitario è importante conoscere quali pagine visita chi naviga su internet in modo da avere indicazioni su quello che potrebbe acquistare.
I cookie servono a questo.
Anche Google li utilizza per mostrare annunci mirati ma prima deve avvisare l’utenza e chiedere esplicitamente il consenso sui dati raccolti come stabilito dal Garante per la Privacy con un provvedimento del 21 luglio che parimenti richiama altri sistemi di fingerprint .
Dai cookie ci si può difendere bloccandoli e cancellandoli, attivando funzionalità del browser come DonotTrack ed estensioni quali Ghostery.


CANVAS FINGERPRINTING
Ci sono altri metodi di tracking meno facili da rimuovere, che consentono di aggirare norme e controlli, con conseguenti rischi sulla privacy.
Uno di questi è il “Canvas Fingerprinting” che sfrutta immagini o linee di testo elaborate di nascosto da un terminale quando si visita una pagina web per creare una sorta di impronta digitale con cui identificare in modo univoco l’utente e i suoi movimenti online.
La tecnica venne individuata già nel 2012.
Sono oltre 5000, su 100.000 analizzati, i siti web in cui è stata rintracciata.
Un numero pari al 5,5% di quelli sottoposti ad indagine, la cui lista è adesso disponibile su Internet.
Secondo quanto riscontrato dagli autori dello studio, il principale veicolo di contagio è rappresentato dai servizi offerti da AddThis, una delle principali piattaforme di social bookmarking e di condivisione di contenuti esistenti al mondo.
Gli stessi responsabili della società statunitense hanno ammesso di aver testato la tecnologia “Canvas Fingerprinting”, come alternativa ai cookie, su una piccola parte dei 13 milioni di siti che integrano i suoi prodotti.
La tecnologia è attiva in moltissimi siti, dal portale della Casa Bianca a YouPorn, i cui gestori hanno, tuttavia, negato ogni responsabilità, riferendo a ProPublica di aver provveduto ad eliminarla.


E' SEMPRE TOR LA SOLUZIONE
Ma cosa si può fare per neutralizzarla? Nonostante le difficoltà qualche rimedio c’è.
Tor sarebbe l’unico browser che impedisce il funzionamento del “Canvas Fingerprinting” mentre Electronic Frontier Foundation, oltre al test sulla tracciabilità del browser, consiglia di installare la sua estensione Privacy Badger per bloccare il tracking di AddThis, oppure Disconnect e NoScript.
ProPublica, in più, propone l’estensione AddBlockPlus con il filtro EasyPrivacy e Chameleon solo per i più esperti.

martedì 6 gennaio 2015

Chattare In Modo Anonimo Con Torchat

Torchat è un sistema d'Instant Messanger quindi utilizzato per chattare in totale anonimato e sicurezza.
Infatti utilizzando TOR è impossibile essere rintracciati.
Per installare Torchat andate sul sito: TorChat Download
Dopo di ciò estraete il programma dalla cartella zippata facendo click con il pulsante destro del mouse su estrai tutto.
Il programma sarà così pronto per esser utilizzato dato che non richiede alcuna installazione.


UTILIZZO
Aprite la cartella e procedete nella sottocartella “bin”.
Avviate Torchat facendo click con il destro del mouse selezionando “avvia come amministratore” così facendo creerete il file di configurazione per la vostra Torchat, questo file vi identifica con un codice di 16 numeri e lettere che viene generato casualmente al primo avvio, potrete generarne uno nuovo cancellando il file di di configurazione e riavviando Torchat.
Torchat richiede qualche minuto per connettersi al circuito criptato soprattutto la prima volta.
Appena connessi vedrete un codice di 16 cifre e tra parentesi “myself” quello sarà il vostro contatto personale che potrete condividere per farvi aggiungere.


AGGIUNGERE NUOVI CONTATTI
Per aggiungere un nuovo contatto sarà sufficiente fare click destro del mouse sulla finestra bianca di Torchat selezionare Add New Contact e nel primo campo inserire il codice di 16 cifre del nostro amico che vogliamo aggiungere.
Da questo momento le vostre conversazioni saranno completamente anonime.


Grazie a Cipollino666 per la collaborazione: Reddit.com

lunedì 5 gennaio 2015

I Vincitori Del Web Show Awards 2014

E' andato di scena a Bologna il 13 novembre tra i padiglioni dell’edizione 2014 del Motor Show, la seconda edizione dei Web Show Awards, il primo contest internazionale rigorosamente live dedicato ai volti noti della rete(condotto dal Vj di Mtv Alessandro Cattelan).
Una sfida a colpi di esibizioni e sketch tra i giovani protagonisti del web che attraverso piattaforme come Youtube e i social network sono riusciti a conquistarsi una propria platea di ammiratori, in gara per contendersi, sul palcoscenico del padiglione 36, l’ambito riconoscimento internazionale.
Il contest offre l’opportunità di monitorare e scoprire tutto quello che sta succedendo nel mondo di Youtube, di scoprire chi sono i volti celebri del nuovo millennio.
Ci sono youtubers (utenti del canale video online), del resto, che creano dei veri e proprio palinsesti, in alcuni casi si tratta di talenti con un seguito che va dai 500 a oltre un milione di fan.
Una volta il talent scout andava per le strade e nei teatri a scoprire i nuovi personaggi dello spettacolo, ora molti direttori di rete si affacciano al mondo del web per capire chi attrae più interesse, che ha più visibilità, per comprenderne il fenomeno ed eventualmente testarlo in televisione.


FINALISTI E CATEGORIE
I finalisti, scelti da oltre un milione di votanti in rete, parteciperanno al live show suddivisi in cinque categorie: gli Youtubers, cioè Leonardo De Carli (con oltre 24 milioni di views), Frank Matano (più di 121 milioni di visualizzazioni) e i Fancazzisti Anonimi (oltre 24 milioni di views), e le Facebook stars, Mattia Cesari (quasi 360 mila seguaci), Greta Mechi (seguita da più di 160 mila utenti) e Antony Di Francesco (quasi 250 mila iscritti che lo seguono).
Ancora, c’è la categoria Gamers, che comprende Favij (quasi 308 milioni di views e primo Player d’oro italiano assegnato da Youtube per il raggiungimento del milione di iscritti al proprio canale), Justzoda (circa 16 milioni di views) e Godz Dread (quasi 42 milioni milioni di views).
Ci sono le Rivelazioni del 2014, The Show (oltre 31 milioni di views), Cotto e Frullato (più di 7 milioni di visualizzazioni) e The Frenchmole (oltre 38 milioni di views).
E infine le Web Series, che in finale vedono Michael Righini (quasi 60 milioni di visualizzazioni), Nirkiop (circa 68 milioni di views) e The Jackal (32 milioni di views).
Menzione speciale, invece, quest’anno è stata assegnata a Rosario Fiorello per la categoria Showman, il più lungimirante, secondo l’organizzazione del contest, per aver scelto di passare, per primo, dall’intrattenimento analogico a quello digitale, sospendendo le sue esperienze televisive e radiofoniche per realizzare, già nel 2011, la celebre @edicolafiore, in onda prima su Twitter e poi su You Tube.


VINCITORI
Il primo posto nella categoria Youtuber è andato a Frank Matano, ormai un veterano della rete con oltre 121 milioni di visualizzazioni e due canali che contano 1,4 milioni di iscritti.
Il ragazzo di Caserta ha ormai una carriera ben avviata, non solo in rete, ma anche in tv con sue apparizioni alle Iene e al cinema come attore nei recenti film di Paolo Ruffini.
Per la categoria Gamer pochi erano i dubbi sul vincitore, visto che l’indiscusso protagonista nazionale è FaviJ, il 19enne piemontese.
Lorenzo Ostuni, questo il suo vero nome, ha ormai su YouTube quasi 1,4 milioni di iscritti con un solo canale e oltre 300 milioni di visualizzazioni.
Ma la rivelazione dell’anno, con tanto di premio speciale, è toccata ai ragazzi di The Show che in meno di un anno sono saliti nell’olimpo del web con un canale dedicato alle candid camera e agli esperimenti sociali. Alessio Stigliano e Alessandro Tenace, milanesi, studenti del Politecnico, hanno superato in questa categoria Maurizio Merluzzo (Cotto e Frullato) e i The Franchmole.
Nessuna sorpresa invece per il premio assegnato alla migliore Web Series, i The Jackal hanno infatti sbaragliato la concorrenza con “Gli effetti di Gomorra sulla Gente”, vista su YouTube da oltre 9 milioni di spettatori in tutta Italia.
Infine, a portarsi a casa il premio nella sezione Facebook Star è stata invece a Greta Menchi, classe ’95, che con la sua ironia e spontaneità ha già incassato oltre tre milioni di click.
Alla kermesse Bolognese si sono dati appuntamento anche tutti gli altri youtuber più importanti del panorama italiano da Diana del Bufalo, ai Pantellas, da Federico Clapis ai Fancazzisti Anonimi e molti altri ancora.

Instagram Supera I 300 Milioni Di Utenti Attivi

Instagram, il noto social network di condivisioni foto e brevi video, a Dicembre 2014 ha raggiunto i 300 milioni di utenti attivi in un mese.
A rivelare l’importante notizia è il CEO Kevin Systrom in una nota sul blog ufficiale, secondo lo stesso sarebbero circa 70 milioni di foto e di video condivisi al giorno.
Un risultato importante soprattutto perché permette al social network di proprietà di Mark Zuckerberg di superare addirittura il numero delle utenze attive di Twitter (284 milioni di utenti ad ottobre).
Instagram è stata acquisita da Facebook nel 2012, per un prezzo inizialmente annunciato di un miliardo di dollari, alla fine ridotto a 715 milioni perché l’azienda di Zuckerberg ha pagato in parte con azioni proprie, il cui valore era nel frattempo sceso.
Il social network approfitta dell’annuncio dei 300 milioni di Instagrammers iscritti per rivelare una nuova iniziativa volta ad eliminare lo spam e garantire l’autenticità dei profili di celebrità, atleti e marchi.
Una mossa importante con il gruppo sempre più impegnato nelle attività pubblicitarie.